HOT THIS WEEK IN FARMACEUTICA YOUNGER N.52

Silvia VernoticoSilvia Vernotico

Silvia Vernotico

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I disturbi gastrointestinali sono difficili da diagnosticare senza l’utilizzo di metodi invasivi. Il dispositivo ingeribile sperimentato da un team multidisciplinare di ricercatori del Massachusetts Institute of Technology (MIT), fa uso di batteri bioluminescenti per scoprire una emorragia interna.

Dalla letteratura scientifica si evince che il 15-20% della popolazione dei paesi occidentali sia affetto dai disturbi gastrointestinali. Le donne sono più colpite degli uomini (2:1) mentre tutte le fasce di età ne possono soffrire, ivi compresi i bambini a partire dall’età scolare.

Il dispositivo microbioelettronico ingeribile (IMBED) utilizza batteri bioluminescenti progettati per illuminarsi in presenza di molecole di eme, presenti durante il sanguinamento gastrointestinale. Il tutto viene trasmesso grazie ad un'antenna a uno smartphone o un laptop in attesa di ricevere i dati. I ricercatori hanno somministrato la pillola a suini che hanno ricevuto una soluzione di sangue e a suini che non l’avevano ricevuta, confermando che il dispositivo poteva rilevare correttamente il sangue all'interno delle budella dei suini. Il prossimo obiettivo sarà quello di ridurre le dimensioni di questo dispositivo.

Fonte: http://science.sciencemag.org/content/360/6391/915.full

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