HOT THIS WEEK IN PHARMACEUTICAL CHEMISTRY N.8

Silvia VernoticoSilvia Vernotico

Silvia Vernotico

3 min
hotthisweekhotthisweek

#hotthisweekinphchemistry

Un recente studio, "TFH-derived dopamine accelerates productive synapses in germinal centres", pubblicato su Nature e condotto dalla una ricercatrice italiana, la Dottoressa Ilenia Papa, dell'ANU,_ Australian National University,_ e suoi colleghi ha confermato per la prima volta che le cellule immunitarie umane rilasciano neurotrasmettitori tra cui la dopamina, svolgendo un ruolo cruciale nell'attivazione della risposta immunitaria.

È solo grazie al nostro sistema immunitario che il nostro corpo è in grado di sopravvivere in un ambiente pieno di patogeni. Oltre alla nostra innata immunità, abbiamo un "sistema adattativo" che si sviluppa solo dopo la nascita in un gioco di sintesi con il nostro ambiente. In risposta all'ingresso di una sostanza estranea nel nostro corpo, le cellule di difesa specializzate, i linfociti B (o cellule B), producono molecole anticorpali. Questi anticorpi riconoscono l'invasore dalle sue caratteristiche strutturali, gli antigeni, combattendoli. Gli anticorpi vengono prodotti e selezionati in un’area dei linfonodi – il centro germinativo – dalle cellule cellule B. Le cellule B svolgono questo lavoro solo se aiutate da un altro tipo di cellule immunitarie, i linfociti T (o cellule T), chiamate TFH. I centri germinativi sono particolarmente interessanti per la ricerca sulle infezioni: sono fondamentalmente le strutture di formazione per gli anticorpi. All'interno del centro germinale, avviene la cooperazione tra le cellule B e le cellule T.

Il focus dei ricercatori è stato sulla stretta interazione di queste cellule T e B nel centro germinativo dei linfonodi. Quando le cellule B e T entrano in contatto, formano una struttura chiamata "sinapsi immunologica" in cui le membrane delle rispettive cellule si toccano. Ed è proprio in questa fase che entra in gioco il noto neurotrasmettitore: la dopamina.

Nell'ambito di un progetto finanziato parzialmente dal programma Human Frontier Science (HFSP), Carola Vinuesa (Canberra, Australia), Michael Dustin (Oxford, UK) e Michael Meyer-Hermann (Braunschweig, Germania) in collaborazione con Claudio Doglioni (Milano, Italia) hanno studiato l'influenza del neurotrasmettitore, dopamina, sulla reazione del centro germinativo nelle tonsille umane. Sono stati in grado di mostrare nel loro studio che le cellule T nei centri germinativi umani liberano la dopamina, che porta ad una più rapida regolazione dei segnali necessari per la selezione delle cellule B. La cascata del segnale indotta dalla dopamina dura solo 30 minuti nelle cellule B di centri germinali umani. Per confronto, la stessa cascata di segnale è stata indotta nei topi, notando che questi mancano di questo percorso di segnalazione dipendente dalla dopamina.

Dal momento che non è possibile studiare gli impatti sugli esseri umani, l'indagine è proseguita attraverso simulazioni al computer. Il risultato della modellazione matematica dei ricercatori ha messo in evidenza che la cascata di segnali delle cellule B attraverso la via dopamino-mediata può aumentare chiaramente la quantità totale di anticorpi prodotti nel centro germinativo dei linfonodi.

Questi segnali dopamino-mediati nella "sinapsi immunitaria" tra le cellule T e B nei linfonodi potrebbero rappresentare un vantaggio evolutivo durante un'infezione, in quanto queste ultime potrebbero essere fermate da grandi quantità di anticorpi altamente selettivi.

Il Professor Carola Vinuesa del JCSMR ha affermato che i nuovi risultati hanno aperto la porta al possibile impiego di farmaci nuovi per migliorare le terapie associate a linfoma, autoimmunità e disturbi dell'immunodeficienza."Speriamo di utilizzare questi risultati per rendere la risposta immunitaria ai vaccini e alle infezioni più veloce e più produttiva e al contrario più lenta e meno attiva per le condizioni autoimmuni in cui il corpo si auto-attacca", ha dichiarato il Professor Vinuesa.

Per leggere l'abstract del paper qui il link... http://www.nature.com/nature/journal/v547/n7663/full/nature23013.html?foxtrotcallback=true

Sostieni l'associazione

Acquista il
#GMP PocketBook

Il GMP PocketBook è una traduzione delle Good Manufacturing Practice Volume 4, Parte I che tratta dei Requisiti base che deve avere un prodotto medicinale per essere fabbricato. Fondamentali per mettere in piedi un sistema di qualità che garantisca che il farmaco sia di qualità, sicuro ed efficace.

GMP Pocket Book