DMITRIJ MENDELEEV - Gli elementi, se disposti in base al loro peso atomico, mostrano una apparente periodicità di proprietà

Silvia VernoticoSilvia Vernotico

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Dmitrij Ivanovič Mendeleev, chimico e scienziato russo dai molteplici interessi culturali, è noto per la scoperta della periodicità delle proprietà degli elementi chimici, e la loro sistemazione nella famosa tavola periodica degli elementi che porta il suo nome.

150 anni fa, precisamente il 6 marzo del 1869, Mendeleev presentò per la prima volta al mondo la prima versione della sua tavola periodica. Diede così origine a una classificazione dei 63 elementi allora conosciuti, dall’idrogeno all’uranio, che con il tempo si ampliò fino a comprendere gli attuali 118 elementi chimici.

La Tavola periodica degli elementi chimici è uno dei risultati più significativi della scienza, che cattura l'essenza non solo della chimica, ma anche della fisica e della biologia. Per questo motivo l'UNESCO ha deciso che il 2019 sarà l’International Year of the Periodic Table of Chemical Elements (IYPT2019). Un intero anno di festeggiamenti che l'UNESCO ha deciso di dedicare proprio alla tavola periodica, programmando una serie di eventi in tutto il mondo per celebrare lo strumento fondamentale per apprendere e studiare tutte le discipline scientifiche.

La tavola degli elementi rappresenta non solo la mappa per tutti i chimici del mondo, ma è un simbolo della potenza innovativa della chimica: uno schema aperto, da arricchire con nuovi elementi ancora sconosciuti. La genialità di Mendeleev risiede anche nell’aver ideato la tavola lasciando spazi vuoti, da riempire con nuove scoperte, con la consapevolezza che la ricerca chimica, motore fondamentale di innovazione, aveva ancora molto da svelare.

I 150 anni della tavola di Mendeleev ci dicono che la chimica ha certamente un glorioso passato, ma anche un grande futuro, ancora da scrivere. Paolo Lamberti, Presidente di Federchimica

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