WERNER FORSSMANN - "Si può paragonare l'arte della guarigione ad un'opera d'arte, che da diversi punti di vista e sotto diverse prospettive rivela una bellezza sempre nuova e sorprendente"

Silvia Vernotico
Werner Forssmann, medico tedesco, premio Nobel per la medicina nel 1956, insieme a André Frédéric Cournand e Dickinson W. Richards, per aver inventato il cateterismo cardiaco, un test utilizzato in cardiologia, per lo studio del cuore e del suo funzionamento.
Forssman inserì su se stesso un catetere uretrale, di quelli che vengono comunemente introdotti in vescica per favorire l’emissione di urina in caso di ritenzione, attraversando la vena cubitale del braccio sinistro: spinse poi il catetere in su per 65 centimetri sin nell’interno del cuore. Terminata la manovra, con il catetere inserito nel braccio salì a piedi le scale sino in sala-raggi, eseguendo una radiografia per essere certo che la punta del catetere si trovasse realmente nella cavità cardiaca. L’idea non piacque però alle alte sfere dell’Istituto dove lavorava, tanto è che il giovane medico venne espulso dall'istituto e bandito dalla cardiologia.
L’importanza del cateterismo cardiaco è oggi universalmente riconosciuta, consentendo il rilievo di numerosi importanti parametri come le pressioni nell’interno del cuore, il contenuto in ossigeno del sangue o l’introduzione di sostanze in grado di visualizzare difetti anatomici del cuore e dei grossi vasi che lo circondano.
"One may compare the art of healing with a work of art, which from different standpoints and under different lighting reveals ever new and surprising beauty"