I Volti del Farmaceutico - Belen Garijo

Sessantadue anni da compiere il prossimo 31 luglio, di origini spagnole, Belen Garijo è attualmente a capo dell'Executive Board nonchè CEO di Merck. Ha sostituito a Maggio del 2021 Stefan Oschmann, dopo cinque anni alla guida del gruppo farmaceutico tedesco più antico al mondo con sede a Darmstadt. Non aveva ancora assunto la carica di CEO e già molte testate gionalistiche parlavano di lei e di come avrebbe fatto la storia.

Belen Garijo è cresciuta nella piccola città di Almansa, nel sud della Spagna, come la maggiore di quattro figli. Suo padre era un impiegato, sua madre una casalinga. Da bambina sognava di diventare un medico. Poco dopo la laurea, tuttavia, le prime difficoltà sono dietro l’angolo. Il governo spagnolo aveva deciso di cambiare i requisiti di accesso agli studi di medicina. Si unì a un movimento di protesta, si accampò per due mesi nel campus e alla fine riuscì ad ottenere il posto presso l'Università de Alcalá de Henares a Madrid.

Il suo percorso verso il top management è stato tutt'altro che semplice. Prima di entrare nell’industria farmaceutica Belen Garijo lavora per 6 anni come medico all'Ospedale La Paz di Madrid. Dopo il suo primo impiego presso la società farmaceutica statunitense Abbott, lavora in Rhône Poulenc, Aventis e Sanofi a Parigi. Quando il CEO della Merck Stefan Oschmannn la porta a Darmstadt nel 2011, si era già fatta un nome nel settore. Dopo quasi 10 anni in Merck, ora è arrivata ai vertici dell'azienda.

A Garijo è stato riconosciuto il merito della ristrutturazione della divisione Healthcare. Quando nel 2015 ne ha assunto la direzione, Merck non introduceva sul mercato farmaci nuovi da quasi dieci anni. Ha razionalizzato il portafoglio, ristrutturato la ricerca e sviluppo e assicurato a Merck un posto importante nel campo dell’oncologia e delle malattie immunitarie.

Ma i primati non si sono fermati qui.   Quando Stefan Oschmann le ha lasciato il posto, Belen Garijo è stata la prima donna negli oltre 350 anni di storia di Merck a diventare CEO e la seconda donna ad assumere la carica di amministratore delegato di una Big Pharma.

Fervente sostenitrice della diversità e dell'inclusione sul posto di lavoro, è attiva nelle campagne contro il divario retributivo di genere in Merck. Con uno stipendio annuo di 6,2 milioni di euro, nel 2018 è stata la donna più pagata in Germania.

Per me è più importante non essere l’ultima donna al vertice di un’azienda che essere l’unica.