Mipharm, la storia della sua nascita e del suo creatore
Silvia Vernotico
Siamo alla fine degli anni '50, quando un giovane di 25 anni, pieno di voglia di fare e di ambizione, decide di scendere dalle sponde del Lago Maggiore e immergersi nella bolgia della grande città, la capitale industriale d'Italia, Milano. Il suo nome è Giuseppe Miglio, e la sua carriera nel mondo dell’industria farmaceutica inizia in Sandoz come informatore medico. Negli anni successivi, brucia le tappe sino a essere inviato nel 1975, a dirigere l'Affiliata argentina. A Buenos Aires trascorre tre anni, portando il giro d'affari dell’affiliata argentina senza precedenti.
Torna in Italia, dove gli viene affidata la direzione dell'Affiliata italiana nel 1979 e regala alla Sandoz una crescita straordinaria con vendite superiori al miliardo. Tutto questo grazie al suo fiuto come quella volta in cui, in un abbandonato cassetto dell'Istituto di Ricerca Sandoz di Basilea, aveva riportato alla luce una molecola ormai nell’oblio, la calcitonina sintetica da salmone, che avrebbe aperto orizzonti sconfinati alla cura dell'osteoporosi.
Nel 1996 gestisce la fusione della Sandoz con Ciba Geigy, che dà vita al colosso Novartis, di cui è stato in Italia il primo alla guida.
A questo punto della sua vita, all’età di sessant'anni decide di non indugiare oltre, decide di divenire imprenditore e di essere il proprietario di se stesso e di una nuova azienda, la "Mipharm". Eredita da Novartis due stabilimenti a Milano con un contratto di cinque anni. La prima mossa fu la concentrazione di tutte le produzioni in un unico stabilimento, quello di via Quaranta a Milano.
La sua avventura era così cominciata con una visione imprenditoriale tutta focalizzata sulla messa a punto di farmaci e parafarmaci a proprio marchio che avevano raggiunto, in poco tempo, un notevole fatturato tanto da ingolosire Novartis e da portare alla cessione della parte commerciale di Mipharm al marchio Sandoz e da portare nel 2009 a disegnare un nuovo modello di business per la Mipharm, la produzione di farmaci generici.
Ormai ceduta a un fondo di private equity, la società nata dall’idea imprenditoriale di Giuseppe Miglio, nel 2021 ha registrato un fatturato di 41 milioni di euro. Oggi Mipharm è una realtà con il chiaro obiettivo di proiettare nel mondo del farmaco l’“High Quality Generics made in Italy”, con uno dei maggiori siti di produzione di farmaci conto terzi in Italia e quattro approvazioni FDA.
Alla soglia dei novant'anni Giuseppe Miglio si dice soddisfatto.
Ho fatto bene a lasciare Novartis: non ho fatto il passo più lungo della gamba, non ho peccato di temerarietà, ho seguito nuove rotte, ho affrontato nuove sfide ed è stato affascinante.