Michael Shepard e la nascita dell'Herceptin
Silvia Vernotico
Non si fermò neanche quando Robert Swanson, il co-fondatore di Genentech aveva storto il naso su un progetto che riguardava due cosa che all’epoca apparivano quanto mai distanti, il cancro e gli anticorpi. Nessuno in Genentech voleva prendersi la responsabilità di quello che sembrava un progetto folle e rischioso, iniziare uno studio clinico per testare un anticorpo per la cura del tumore.
Ma nessuno lì aveva voglia di mollare. Lo studio clinico venne portato avanti e i suoi risultati furono sufficienti a convincere i vertici della Genentech a portarne avanti di altri.
Nel 1998 il trastuzumab viene approvato dall'FDA e commercializzato con il nome di Herceptin.
Se all'inizio degli anni Novanta le donne affette da tumore al seno avevano un'aspettativa di vita, dopo la diagnosi di tre o quattro anni, l'introduzione di Herceptin ha fatto in modo che le donne con tumore al seno HERa-positivo abbiano la prognosi più favorevole tra tutte le diagnosi di tumore al seno.
Non è stato facile. Abbiamo saltato feste di Natale con le nostre famiglie; ci siamo persi giorni del Ringraziamento; abbiamo rinunciato a ogni genere di cose. Ma quando incontro una donna che ha beneficiato del trattamento con Herceptin, i sacrifici vengono dimenticati. Ciò che resta è la grazia.
Michael Shepard ha ricevuto nel 2019, insieme ad Axel Ullrich e Dennis Slamon, il "Lasker Clinical Research Award", il massimo riconoscimento americano per la ricerca biomedica, da molti considerato la controparte americana del Premio Nobel.