Giovanni Battista Schiapparelli, un visionario d'altri tempi della farmaceutica made in Italy

Silvia VernoticoSilvia Vernotico

Silvia Vernotico

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Giovanni Battista Schiapparelli, un visionario d'altri tempi della farmaceutica made in Italy

Nasce il 20 agosto 1795 a Occhieppo Inferiore, un piccolo paese del Piemonte, nei pressi di Biella, da Domenico e Angela Olivetti. Lui è Giovanni Battista Schiapparelli, un imprenditore d’altri tempi che ha contribuito alla nascita dell’industria chimico-farmaceutica italiana.

La sua non è una dinastia di farmacisti. Da un paio di generazioni alcuni Schiapparelli lavorano alle fornaci di Occhieppo, altri lavorano nel tessile. Giovanni Battista nemmeno prende in considerazione l’idea di vivere all’ombra delle fornaci, nè lo affascina il settore tessile.

É bene pensare a qualcosa altrove. Dopo aver frequentato brillantemente a Biella il ginnasio, coglie al volo l’opportunità di trasferirsi a Torino per svolgere il praticantato nella farmacia Olivetti. Questa esperienza è fondamentale per le sue scelte future.

✔️ Nel 1817, all’età di 22 anni ottiene l’abilitazione come farmacista.

✔️ Nel 1821 è deciso a intraprendere l'attività imprenditoriale. È consapevole dei successi commerciali di alcune produzioni che in Francia altri pionieri della chimica avevano intrapreso. Poco tempo prima, in Francia, Pierre Joseph Pelletier, professore di tossicologia all'École de pharmacie nella Scuola di medicina di Parigi, e Joseph Caventou, uno studente di farmacia, erano riusciti a isolare dalla corteccia dell’albero della china un olio denso e giallo, il chinino, purificandolo poi sotto forma di solfato.

Decide così di dedicarsi all’introduzione di lavorazioni industriali che altrove si erano già mostrate remunerative. La sua attenzione cade per l'appunto sulla produzione del solfato di chinino. Il solfato di chinino è un farmaco in grado di contrastare la malaria, una piaga che infestava tutta Italia e che sino a quel momento veniva importato a caro prezzo dalla Francia. In collaborazione con un farmacista di Torino, Bernardo Alessio Rossi, Schiapparelli inizia la produzione del solfato di chinino.

Con i proventi dell’impresa, tre anni dopo acquista una farmacia, situata nel centro di Torino di fronte al Duomo, la Regia Farmacia, che diventa una delle più moderne ed attrezzate della città. Non pochi intellettuali, politici e carbonari degli anni Venti dell’Ottocento vi trovano ospitalità e speciali “elisir” della Casa che consumavano nel retrobottega. I nomi di quei “clienti” sono ben noti, vanno da Camillo Cavour a Urbano Rattazzi, da Francesco Crispi a Quintino Sella a Marco Minghetti.

✔️ Nel 1824 fonda la Società Anonima Stabilimenti Chimici Schiapparelli, una delle prime fabbriche di prodotti chimico-farmaceutici in Italia.

✔️ Nel 1829 inizia la produzione industriale dell'acido solforico per mezzo delle tecniche apprese nei suoi soggiorni all'estero.

✔️ Per oltre vent’anni Schiapparelli incrementa gli affari, sino a fondare, nel 1852, la Società di Farmacia, Chimica e Scienze affini.

✔️ All’ulteriore sviluppo dell’azienda provvederanno i figli Tancredi ed Annibale, che lo affiancarono alla direzione e poi ne prendono l’eredità alla sua morte, avvenuta a Gassino, nei pressi di Torino, il 30 settembre 1863.

✔️ All’ulteriore sviluppo dell’azienda provvederanno i figli Tancredi ed Annibale. Nel 1906 viene costituita la Società Anonima Stabilimenti Chimici Farmaceutici Riuniti Schiapparelli. Un anno dopo per volontà del nipote Emilio Schiapparelli iniziano i lavori per la costruzione dello stabilimento di Settimo Torinese, con impianti idonei a soddisfare le richieste di materiali galenici e industriali. Contestualmente in via Sant’Anselmo 14, a Torino, vengono insediate l’amministrazione e i magazzini della società, attuale sede di Federfarma per la provincia di Torino.

In un mondo di grande conservazione bisogna avere una grande lungimiranza per immaginare la rivoluzione industriale di fine ottocento che si stava per compiere e lui l’ha senz’altro saputa prevedere.

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