Takeda, la sua storia

Silvia VernoticoSilvia Vernotico

Silvia Vernotico

2 min
blog
Takeda, la sua storia

Siamo nel 1781, quando il 32enne Chobei Takeda inizia a vendere erbe medicinali della tradizione giapponese e cinese a Doshomachi, nella città di Osaka, il centro del commercio di medicinali in Giappone.

Il suo piccolo negozio comprava farmaci dai grossisti, poi li divideva in lotti più piccoli e li rivendeva ai mercanti di farmaci e ai medici del posto. Questo fu l’inizio di quella che oggi è la Takeda Pharmaceutical Company Limited.

Gli anni che vanno dal 1781 al 1944 vedono l'inizio dell'importazione di farmaci occidentali, la nascita della produzione farmaceutica con il subgallato di bismuto (un agente antidiarroico) e il cloridrato di chinino fino alla fondazione di un importante istituto dedicato alla preservazione di microorganismi a supporto della ricerca.

Tra il 1945 ed il 1984 la società nipponica si apre ai mercati internazionali. Nel 1949 le azioni di Takeda vengono quotate nelle borse di Tokyo e Osaka. Un anno dopo iniziano le vendite di Panvitan®, il primo prodotto multivitaminico del Giappone.

La globalizzazione si ha tra il 1985 e il 1999, anni in cui viene fondata la TAP Pharmaceuticals Inc. negli Stati Uniti in una joint venture 50:50 con Abbott Laboratories. Vengono lanciati medicinali come Lupron®, Lupron Depot®, Prevacid®, Candesartan®, Actos®. Il successo di Lupron Depot® e Prevacid® aiuta Takeda a consolidare la sua posizione di produttore farmaceutico globale. Ognuno di questi due farmaci riesce a vendere in tutto il mondo più di un miliardo di dollari (USA) e insieme assicurano a Takeda una solida base aziendale negli Stati Uniti e in Europa.

Nel 2018 diventa l'unica azienda farmaceutica quotata sia alla TSE che al NYSE.

Takeda, con i suoi circa 47 mila dipendenti nel mondo e una presenza in oltre 80 paesi, è un'azienda biofarmaceutica globale dal cuore nipponico attiva in oncologia, gastroenterologia, neuroscienze, malattie rare, con investimenti mirati nei farmaci plasmaderivati e dei vaccini. In Italia Takeda conta oltre 1100 dipendenti, di cui 650 a Rieti e più di 120 a Pisa, i suoi due stabilimenti produttivi presenti sul suolo italiano.  Entrambi sono dedicati alla produzione di farmaci plasmaderivati.

Una piccola curiosità su Takeda? Nel 1933 viene fondato a Kyoto il “Takeda Garden for Medical Plant Conservation”, questa area tutelata ha raccolto, coltivato e usato erbe e piante con valore medicinale provenienti da tutto il mondo. Attualmente il giardino ospita più di 2.882 specie di piante, tra cui 104 specie a rischio.

Sostieni l'associazione

Acquista il
#GMP PocketBook

Il GMP PocketBook è una traduzione delle Good Manufacturing Practice Volume 4, Parte I che tratta dei Requisiti base che deve avere un prodotto medicinale per essere fabbricato. Fondamentali per mettere in piedi un sistema di qualità che garantisca che il farmaco sia di qualità, sicuro ed efficace.

GMP Pocket Book